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Si inizia quasi sempre da un cadavere, e da quanti ne seguiranno i destini, e parrebbe essere quello di un corvo, nero come la pece. Viene ritrovato su di una spiaggia il corpo del proprietario di una grande villa all'Isola d'Elba. È lì che Laitano vive e fa il suo mestiere.
49 Articoli
Disponibile
Autore | Mechi Cena |
Formato | 14,80 x 21 |
N° pagine versione cartacea | 360 |
N° pagine ebook | n.a. |
“I commissari, i poliziotti, sono degli scrittori” -, scrive Mechi Cena, - “ricostruiscono passati, a volte li inventano. Li riscrivono” e Antonio Laitano è questo. Un poliziotto, vedovo, ammalato, confinato da qualche inciampo nella carriera in un commissariato che si chiama La Biscotteria.
La vicenda, scritta dall'alto come se un falco o un satellite spia sovietico avesse per anni seguito i percorsi dei protagonisti, fotografandone gli incroci, i momenti cruciali e rischiosi, è ambientata nel 1983, anno cruciale per la storia italiana. L'anno del primo governo a guida socialista che tante conseguenze ha avuto nella storia del paese fino ai giorni nostri.
Si inizia quasi sempre da un cadavere, e da quanti ne seguiranno i destini, e parrebbe essere quello di un corvo, nero come la pece. Viene ritrovato su di una spiaggia il corpo del proprietario di una grande villa all'Isola d'Elba. È lì che Laitano vive e fa il suo mestiere. Ed è lì che si incrociano i primi passi dei personaggi del racconto.
A fare da guida al racconto è una nave da carico sovietica che dal mare baltico naviga fino alle coste del Corno d'Africa per consegnare armi all'Irak di Saddam Hussein. È nella scia di quest'ultima che si dipanano i destini dei protagonisti e i loro percorsi nella storia di quegli anni. Il commissario dovrà arrivare fino ad un villaggio sperduto della Somalia per annusare – assieme all'odore dell'albero dell'incenso -, anche quello di uno straccio sporco di una verità miope e irresponsabile quanto lo sono gli esiti del colonialismo italiano e dell'imperialismo sovietico e americano.
“Adorava la Settimana Enigmistica. Forse non tutti sanno che, che mette insieme capra e cavoli, cose che stanno sulla stessa pagina e non c'entrano un cazzo l'una con l'altra. Ma stanno lì, e qualcuno le mette insieme”.
Questa è la verità che Laitano ci fornisce, sul mondo, sulla vita e sulla morte.